Procida, un segreto da svelare
Procida è una delle isole Flegree del golfo di Napoli e insieme all’isolotto di Vivara è una meraviglia tutta da scoprire. Il volo dei suoi gabbiani, il suo mare cristallino, il rosso dei suoi tramonti e la vivacità dei suoi colori, trasportano il visitatore in una dimensione unica, lontano dalla realtà quotidiana. Il silenzio dei suoi numerosissimi vicoletti caratterizza questo angolo di cielo. Le sue casette posizionate le une accanto alle altre, in un arcobaleno di sfumature, rendono il luogo esclusivo. Particolare il quartiere La Corricella, un tempo era il borgo dei pescatori, oggi è una bellissima zona dove la vista del suo panorama incanta per ore. Le barchette attraccate al molo rendono l’ambiente ancora più originale. E’ un vero piacere stare a guardare una simile vista. A picco sul mare Terra Murata, il punto più alto dell’isola, raggiungibile attraverso un’ispida salita, dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato su tutto il golfo di Napoli. A rendere particolare questo luogo non sono solo le fortificazioni medievali e le vedute scenografiche, ma anche i due cannoni a lunga gittata risalenti alla Repubblica napoletana del 1799.
Una volta arrivati in cima non si può tralasciare di visitare il Palazzo d’Avalos del 1563 divenuto solo in seguito Palazzo Reale. Nel 1830 l’edificio fu trasformato in una vera e propria cittadella carceraria, chiusa poi nel 1988. A breve, sarà, però, riaperto al pubblico per stupire con la sua grandezza storica.
Un altro punto da non tralasciare è certamente la marina di Chiaiolella. Le case sono centenarie, mentre gli alberghi si incorniciano perfettamente nel paesaggio pur risalendo a tempi più recenti. Il pezzo forte dell’intero borgo è il Santuario di San Giuseppe costruito nel 1836 e restaurato nel corso degli anni. Oltre alla torre campanaria con il grande orologio che si affaccia su tutti i lati del campanile, meritano la dovuta attenzione anche le splendide tele custodite all’interno della chiesa. Il caratteristico porticciolo, costituito da un antico cratere vulcanico ormai spento, è circondato a ovest dall’altura di Solchiaro, un tempo mèta preferita dai Borbone per la caccia, e ad est dal promontorio di Santa Margherita, sede nell’VIII secolo di un monastero Benedettino.
Imperdibile è il fantastico tramonto su Ischia e l’isola di Vivara, visibile da tutti gli arenili del borgo. La natura qui esplode in tutta la sua bellezza…
Procida è sempre stata terra di forte ispirazione per poeti, scrittori, artisti e registi. Nel periodo classico è stata più volte menzionata da Giovenale, Stazio e Virgilio, per essere ricordata, successivamente da Giovanni Boccaccio nel suo Decameron, nella sesta novella della quinta giornata in cui, sullo sfondo della guerra del Vespro, si narra l’amore di Gian da Procida, nipote di Giovanni da Procida, per la giovane Restituta.
Ancora più recente è il romanzo Graziella scritto da Alphonse De Lamartine.
Nel XX secolo è invece celebre l’isola di Arturo, una delle maggiori opere di Elsa Morante, scrittrice alla quale è inoltre dedicato un premio letterario, assegnato nell’isola da diversi anni.
Passando al cinema, Procida è stata scelta come set cinematografico per un grande numero di film, soprattutto per i suoi panorami e la sua architettura tipica mediterranea: il Postino con Massimo Troisi e Philippe Noiret, il Talento di Mr. Ripley con Matt Damon.
Il Castello D’Avalos fornisce l’ambientazione per il carcere del film drammatico: Detenuto in attesa di giudizio con Alberto Sordi.
La spiaggia del Il Postino: Pozzovecchio. Una baia davvero magica, dove Massimo (il postino Mario) passeggiando con Neruda imparò le metafore e dove recitò la poesia dedicata a Beatrice.
Procida è un luogo soave, impossibile non volerci ritornare….
[alloggiare al residence Rosa dei Venti. Le sue casette perfettamente sistemate in un giardino di limoni, rendono il soggiorno sull’isola ancora più esclusivo.]
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