Il fascino del Foliage. Itinerario per scoprire il Parco Nazionale della Sila. Camigliatello Silano, Lorica, San Giovanni in Fiore.
Lo spettacolo del Foliage, nel Parco Nazionale della Sila,
è un’esperienza emozionante che si può vivere nei mesi di ottobre e novembre
quando la natura si ammanta di intensi colori regalando paesaggi di indimenticabile bellezza.
La giornata inizia molto presto,
proprio in uno dei luoghi più indicati per assistere al prodigioso evento del Foliage:
Camigliatello Silano dove le montagne che circondano il lago Cecita
sembrano essere uscite dalla tavolozza di un pittore.
E in breve tempo ci si dirige dal Centro visite del Cupone verso il Vallone Freddo
per raggiungere la vetta Cozzo del Principe, a quota 1600 metri.
Il bosco che si attraversa, insieme ad esperte guide del territorio,
è caratterizzato da una salita molto ripida.
Si cammina all’ombra di pini, faggi lecci e aceri e una volta arrivati in cima la fatica del cammino viene ripagata dalla vista mozzafiato di un paesaggio dai colori infuocati, con il lago Cecita adagiato sul fondovalle.
Dopo una pausa di circa un’ora si ridiscende alla volta della Riserva naturale del Fallistro.
Qui a dominare sono I Giganti della Sila, circa 56 pini larici e aceri montani.
Un ambiente incredibile!
Così dopo il giro a Camigliatello Silano, nel pomeriggio, si prosegue, in auto sulla strada statale 107 Silana Crotonese,
verso Lorica, definita la “perla della Sila”
per l’aria salubre, l’acqua incontaminata e la bellezza del territorio.
L’ attenzione è subito rapita dal battello elettrico che solca le acque del lago Arvo,
fra i monti Melillo e Cardoneto,
a bordo del quale si può ammirare il paesaggio
nel suo abito autunnale da un punto di vista inusuale.
La variegata flora e fauna che contraddistingue Lorica
si può apprezzare anche in bicicletta, in sella alla quale, subito dopo il giro panoramico in battello,
si oltrepassa il lungolago per giungere sulla sponda opposta del lago Arvo,
chiamata “Pino Collito” da dove si può assistere alle gare di canottaggio.
Il giorno dopo il viaggio riprende con la visita del paese di San Giovanni in Fiore, la cui storia è legata a Gioacchino da Fiore <<il calavrese abate di spirito profetico dotato>> come scrisse Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Dal suo punto più alto, in zona “Bacile”, si possono scrutare i colori delle montagne ravvivate da spruzzi di rosso acceso e di un luminoso arancione.
A valle è collocata la splendida Abbazia Florense di epoca medievale, a navata unica,
un edificio religioso tra i più importanti della Calabria.
In un’ala del Monastero ha sede il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti istituito nel 1982, il cui compito principale è la diffusione del pensiero dell’illustre monaco cistercense, promulgato attraverso l’organizzazione di numerosi convegni ai quali partecipano ogni anno studiosi provenienti da tutto il mondo.
Al piano inferiore del Centro Gioachimita, invece,
vi è il Museo Demologico dell’economia, del lavoro e della storia sociale silana,
all’interno del quale si può osservare l’arredo domestico che era in uso nelle abitazioni del posto e un’esposizione di attrezzi che si utilizzavano per i lavori nei campi e in mestieri artigianali come oreficeria, calzoleria e falegnameria.
Poco distante dall’Abbazia Florense vi è l’ Arco Normanno, costruito intorno al XIII secolo.
Da qui ci si addentra nel centro storico, un labirinto di vicoletti e case per la maggior parte a due livelli, addossate le une alle altre e dalle finestre piccole e strette dove si affacciano donne anziane intente a parlare tra di loro.
Bastano solo 2 giorni per scoprire questa parte molto suggestiva e particolare della Calabria.
E perché non approfittarne quando i colori intensi dell’autunno rendono tutto ancora più bello?
Ecco il Video. Non è meraviglioso il Parco Nazionale della Sila?
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