Qual è l’origine del nome Italia?
Il nome Italia deriva dal termine greco Italói, gli antichi abitanti della Calabria, punta estrema della penisola, i quali adoravano il simulacro di italos, un eroe mitologico che, a quanto pare, avrebbe governato il popolo locale durante l’età del ferro. Gli abitanti della regione venivano chiamati dai Romani anche Vituli o Viteli perché il simulacro di Italos rappresentava un vitulus ossia un vitello.
Il nome Italia significherebbe, quindi, abitanti della terra dei vitelli
per le svariate mandrie che pascolavano le montagne calabresi.
Prima dell’ascesa di Italos, i calabresi e quindi gli Italói erano chiamati Enotri perché abitavano l’Enotria.
Aristole, filosofo greco, narra nella sua opera Politica VII, 9, 2 che:
“Divenne re dell’Enotria un certo Italo, dal quale gli abitanti si sarebbero chiamati, cambiando nome, Itali invece che Enotri. Dicono anche che questo Italo abbia trasformato gli Enotri da nomadi che erano, in agricoltori e che abbia anche dato ad essi altre leggi e che per primo abbia istituito i sissizi. Per questa ragione ancora oggi alcune popolazioni che discendono da lui praticano i sissizi e osservavo alcune leggi”.
I sissizi erano i pasti comuni consumati dai cittadini istituiti per la prima volta a Sparta da Licurgo.
Aristotele narra ancora nella Politica VII, 10, 2-3:
“Italo, re degli Enotri, da lui in seguito presero il nome di Itali e Italìa l’estrema propaggine delle coste europee delimitata a Nord dai golfi di Squillace e di S.Eufemia”.
In un primo momento, dunque, il nome Italia fu circoscritto alle zone vicino Reggio e alle montagne dell’Aspromonte, successivamente i Greci imposero quello stesso nome a tutta la zona dove sorsero le loro colonie, in Magna Grecia.
Si ebbe cosi Aithalìa, nome che solo con i Romani si stese a tutta la penisola.
Così se fino all’inizio del V sec. a.C. con il nome Italia si indicò solo la Calabria, nel III sec. a.C. dopo le vittorie riportate dai romani contro i Sanniti e contro Pirro, con il nome Italia si indicarono tutti quei territori estesi fino al Magra e al Rubicone. Nel 49 a. C. quando anche alla Gallia Cisalpina furono concessi i diritti di cittadinanza romana, pure le regioni settentrionali della penisola presero il nome di Italia. Tali confini vennero ulteriormente dilatati con la riforma amministrativa di Augusto nel 27 d.C. che li portò a ovest al fiume Varo, presso Nizza e ad est al fiume Arsa in Istria.
1 Commenti
Quella terra fertile che va dalla Piana di Sibari a quella di Metaponto si chiamava Vitalia, cioè terra di vitelli. Infatti era zona terminale di transumanza di bovini provenienti dall’Appennino calabro-lucano che partorivano solo dove i terreni potevano garantire un sana crescita per i propri vitellini.
Maggio 23, 2018 - 8:33 am