I poeti maledetti

I poeti maledetti, chi sono? Poeti che conducevano una vita dissoluta, oggi potremmo forse dire, anticonformista. Nascono in Francia, da sempre vivace centro culturale europeo, dove i sogni prendevano forma.

I poeti maledetti trattavano argomenti poco morali perché per loro la letteratura doveva aprirsi ad altri aspetti e parlare agli individui. Usavano un linguaggio simbolico per spiegare cose impossibili da spiegare, un linguaggio allegorico e musicale.

Per comprendere meglio i poeti maledetti bisogna partire dai loro motti più famosi, eccone di seguito alcuni:

“La musica prima di tutto, e per questo preferisci l’impari più vago e solubile nell’aria senza nulla in sé che pesi e posi.” _Paul Verlaine_

“È ritrovata.
Che cosa? L’Eternità.
È il mare andato via
Col sole”.    _ Arthur Rimbaud_

“Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi infinito dell’onda che rotola”.  _Charles Baudelaire_

Ma in quale periodo vivono i poeti maledetti?

I poeti maledetti vivono nel ‘900 durante il periodo del decadentismo, quel movimento letterario sviluppatosi in Francia in seguito alla sfiducia della realtà verificatasi all’indomani del progresso positivistico.

Per comprendere in maniera più dettagliata il decadentismo ecco il video:

 

 

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