Eugenio Montale: guida per affrontare l’Esame di Stato

Eugenio Montale è una figura chiave della poesia del Novecento e uno degli autori più proposti all’Esame di Stato. La sua opera, densa di simboli, riflessioni esistenziali e disincanto verso il mondo, è fondamentale per comprendere la crisi dell’uomo moderno e la trasformazione del linguaggio poetico nel XX secolo.

In questa guida scoprirai i temi centrali della sua poesia, i testi da conoscere e i collegamenti interdisciplinari da usare alla maturità.

Chi era Eugenio Montale?

Nato a Genova nel 1896, Montale fu poeta, critico letterario e premio Nobel per la Letteratura nel 1975. Visse due guerre mondiali, la dittatura fascista e il dopoguerra, esperienze che hanno profondamente influenzato la sua visione del mondo. Montale fu un intellettuale disincantato, lontano da ogni forma di ideologia, ma attento osservatore della condizione umana.

Le raccolte fondamentali

📘 Ossi di seppia (1925)

È la raccolta che lo rende celebre. Ambientata nella Liguria della sua giovinezza, esprime il “male di vivere” attraverso immagini scarne e simboliche (l’aridità, il secco, il paesaggio spoglio). È qui che nasce la figura del poeta come “antieroe”, consapevole della realtà ma incapace di cambiarla.

«Spesso il male di vivere ho incontrato…»

📙 Le occasioni (1939)

Più introspettiva e complessa, questa raccolta ruota attorno alla figura femminile di Clizia, ispirata a Irma Brandeis. La donna diventa simbolo di salvezza spirituale, in un mondo però dove la grazia è fugace e quasi sempre irraggiungibile.

📕 La bufera e altro (1956)

Scritta in pieno clima bellico e postbellico, contiene poesie cariche di dolore, incertezza e riflessione sul destino umano. Clizia torna, ma la sua funzione salvifica si indebolisce. È una poesia della crisi, ma anche della resistenza morale.

📒 Satura (1971)

La poesia diventa più ironica, quotidiana, perfino polemica. Con la figura di Mosca (Drusilla Tanzi, moglie scomparsa), Montale affronta con delicatezza la memoria, l’amore e il tempo. Il linguaggio cambia: diventa più colloquiale, ma mai banale.

I temi centrali

  1. Il male di vivere
    L’esistenza è spesso percepita come dolorosa, priva di senso, arida. Il poeta non cerca illusioni.

  2. La poesia come resistenza
    In un mondo dominato dal caos, Montale cerca un modo per resistere, anche solo con le parole. La poesia è testimonianza, non consolazione.

  3. La donna-angelo
    Figure femminili come Clizia e Mosca incarnano, con funzioni diverse, una possibilità di salvezza, di elevazione. Ma questa possibilità resta quasi sempre frustrata.

  4. L’incomunicabilità e la solitudine
    Il poeta avverte il limite del linguaggio, ma continua a scrivere per “non affondare”.

  5. Simbolismo oggettivo
    Montale carica oggetti semplici di significati profondi (il muro, la finestra, il limone), diventando maestro nell’uso del dettaglio come emblema.

Come collegarlo nell’Esame di Stato

Montale è perfetto per costruire percorsi interdisciplinari:

📚 Percorso: La crisi dell’uomo moderno

  • Italiano: Montale – Ossi di seppia

  • Filosofia: Heidegger – l’angoscia e l’essere-nel-mondo

  • Storia: Seconda guerra mondiale, dopoguerra, crisi dei valori

  • Arte: Picasso – Guernica; Munch – L’urlo

  • Musica: Schönberg – atonalità e rottura della forma

📚 Percorso: La poesia come memoria e testimonianza

  • Italiano: Montale – La bufera e altro

  • Filosofia: Hannah Arendt – la responsabilità dell’intellettuale

  • Storia: Shoah e resistenza culturale

  • Arte: arte memoriale e astrattismo

  • Educazione civica: il valore della parola libera in contesti dittatoriali

Consigli per la maturità

  • Sottolinea il contrasto tra Montale e i poeti precedenti (es. D’Annunzio): Montale è sobrio, scettico, poco retorico.

  • Ricorda le figure chiave (Clizia, Mosca) e ciò che simboleggiano.

  • Usa parole chiave come: male di vivere, poesia della crisi, simbolismo oggettivo, disincanto, premio Nobel.

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