Il Foliage nel Parco Nazionale della Sila
In attesa del sonno invernale, nei mesi di ottobre e di novembre, le foglie dei faggeti, degli ontani, dei platani, passano dal verde della clorofilla al giallo delle xantofille, all’arancione dei carotenoidi, al rosso degli antociani e al marrone dei tannini, dando vita all’imperdibile fenomeno del foliage, un tripudio di colori che trasforma il Parco Nazionale della Sila in un quadro di suggestive sfumature. La natura, nel dolce autunno dell’Altopiano Silano, si ammanta di intensi pigmenti regalando paesaggi di indimenticabile bellezza. Il clima mite permette di godere ancora appieno di escursioni all’aria e così inizio subito la mia nuova avventura per i sentieri del Parco Nazionale della Sila, il polmone verde della Calabria. Mi inoltro nei boschi incantevoli dal carattere fiabesco e tutto intorno vengo avvolta dal quieto sentire delle foglie che cadono, dal soave richiamo dei fiumi e dei ruscelli che scorrono e dal delicato respiro dell’aria che mi avvolge. Cava dell’Orso è il primo sentiero che visito, in località Fossiata, il boschetto è ricco di foglie che fanno da tappeto ai visitatori. Proseguo poi, accompagnata dalle guide forestali e dalle guide del Parco, verso la Riserva di Golia Corvo, caratterizzata da un laghetto circondato da numerosi e folti pini larici. Dalla Riserva Golia Corvo alla Vetta Cozzo del Principe, il tragitto è un po’ lungo e irto ma piacevole e distensivo e giunti in cima il panorama lascia senza fiato. Lo sguardo si posa sul lago Cecita che visto dall’alto impietrisce gli occhi. Uno splendore! Incantata dalla vista di Cozzo del Principe, decido di fare il giro delle vette, prima però mi fermo nel bosco degli ontani, poco conosciuto ma di valore inestimabile perché tra i pochi in Italia. Mi indirizzo, successivamente, verso Botte Donato e Monte Scuro dove il fenomeno del foliage esplode in tutta la sua maestosità. Dall’alto lo scenario è a dir poco sbalorditivo e il paesaggio pare uscito dalla tavolozza di un pittore.
Il Parco Nazionale della Sila offre in ogni stagione scenari mutevoli e straordinari ma in autunno i tanti colori, vera metafora della vita, rivoluzionano l’ambiente trasmettendo la dolcezza autentica della natura.
Perché visitare il Parco Nazionale della Sila? Per comprendere la bellezza della natura nella sua totalità, per lasciarsi sorprendere dalla spettacolarità di angoli nascosti e per afferrare il senso dell’infinito fascino della specie.
[Dove Dormire? Hotel Tasso, Camigliatello Silano. Un posto in cui ci si può rilassare e godere delle meraviglie della natura. Camere accoglienti e spaziose, personale gentile e disponibile, colazione abbondante e pasti prelibati, tipici della cucina calabrese.]
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