Il bello che c’è
Avverto tutto il bello di un viaggio sin da subito,
dal momento in cui decido di volere andare in quel posto.
Le distanze non hanno importanza.
Ogni luogo mi sorprende, vicino o lontano che sia.
Mi piace raccontare tutto il bello che c’è
quando faccio un viaggio.
Dall’inizio alla fine del percorso traggo lo splendore di ogni cosa
che incontro durante il cammino.
La bellezza che ogni luogo emana è simile ad una dolce sinfonia.
Incontrare un’altra cultura significa esplorare situazioni sconosciute
che arricchiscono l’io più profondo del nostro essere.
E tutto ciò che arricchisce la nostra interiorità non può che essere bello.
Il bello è l’armonia insita nelle cose
che attira lo sguardo,
fa volgere il capo
e provare la gioia della contemplazione.
E ogni viaggio è, sicuramente, contemplazione di un certo luogo.
E, ovviamente non può che essere bello.
Il rischio che corro?
Quello di non essere autentica.
Ma se racconto il bello è perché il bello c’è
e probabilmente riesco a coglierlo bene.
Il bello è perfezione,
è armonia, ma è anche soggettività.
Il bello si presenta nella nostra mente
tramite i sensi che ci provocano piacere.
E conoscere un luogo diletta lo spirito,
perché la conoscenza è bellezza.
Almeno per me.
Il bello è ciò che risveglia l’anima,
ciò che suscita sentimenti di meraviglia, di stupore.
E ogni luogo mi strabilia.
Non potrebbe essere diversamente!
Avverto tutto il bello di un viaggio sin da subito,
dal momento in cui decido di volere andare in quel posto.
Le distanze non hanno importanza.
Ogni luogo mi sorprende, vicino o lontano che sia.
Sento il bello di un viaggio immediatamente
perché ho la certezza di ritornare da quel luogo con qualcosa in più:
un arricchimento interiore che mi consentirà di conoscere meglio me stessa.
Viaggio per conoscere ecco perché sento tutto il bello che c’è in una simile esperienza.
Organizzare il viaggio dopo averlo pensato mi fa sentire bene,
mi fa provare quella felicità che non sempre riesce a farti trovare le parole giuste
per descrivere tutto il bello che c’è
anche nello scegliere il modo di viaggiare:
autobus, aereo, nave, automobile, treno.
Non vi nascondo che tra tutti i mezzi di trasporto prediligo l’aereo.
Amo così tanto volare che non mi sarebbe dispiaciuto per nulla fare l’hostess di una compagnia aerea.
Spostarsi sulle nuvole è divertentissimo.
Il treno, poi, mi consente di ammirare i paesaggi prima di arrivare a destinazione
e mi permette di pensare anche un po’ di più del solito.
La nave e il suo mare smisurato,
avverto quel senso di infinito e di profondità che mi proietta in un’altra dimensione:
quella piccolezza difronte all’immensità.
Che sia auto, autobus, aereo, treno o nave,
in ogni caso anche, da ciascuno di questi mezzi traggo tutto il bello che c’è.
E lo faccio anche con le persone che incontro.
Forse il motivo più bello di ogni viaggio
è quell’istante piacevole in cui ti confronti con chi per poche ore,
a volte minuti, ti sta davanti.
Un luogo non può esistere se non è fatto di persone
ed è facile raccontare di quella mèta rapportandola ai suoi abitanti.
Le persone sono sempre diverse tra di loro,
ma sono certamente accumunate da un unico destino:
quello di vivere la terra, questo nostro mondo meraviglioso
che vale la pena cercare di conoscere perché è
il pretesto più bello
per poter crescere e diventare adulti,
anche quando adulti lo si è già da un po’.
0 Commenti