La prudenza che cos’è?
La prudenza è l’atteggiamento cauto ed equilibrato di chi, intuendo la presenza di un pericolo o prevedendo le conseguenze dei suoi atti, si comporta in modo da non correre inutili rischi ed evitare a sé ed altri qualsiasi possibile danno ed ogni inutile rischio. Prudente, dunque, è chi sa guardare lontano.
La prudenza rientra nell’elenco delle quattro virtù cardinali, cosiddette perché hanno la funzione di perno attorno al quale si raggruppano tutte le altre qualità umane. San Tommaso scrisse che “la prudenza è la retta norma dell’azione”. La prudenza è detta anche «auriga virtutum – cocchiere delle virtù »: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura. È la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza.
La parola prudenza deriva dal latino prudentiă che significa: prudenza, saggezza, assennatezza, avvedutezza, giudizio, previdenza, lungimiranza, sagacia, preveggenza, esperienza, competenza, scienza, abilità. A sua volta però la parola prudenza deriva da prūdens che vuol dire: prudente, cauto, saggio, avveduto, intelligente, consapevole, cosciente, chi sa prevedere e agire di conseguenza, pratico, esperto, accorto, assennato. L’uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo un giudizio. L’uomo prudente è chi possiede la scienza del bene e del male, che insegna a prevedere e ben giudicare le cose da farsi o da fuggirsi.
Ma non finisce qua. La parola prudenza, infatti, deriva dal participio presente di prōvĭdĕo che significa: prevedere, presentire, vedere prima, provvedere, predisporre, procurare, prendere precauzioni, essere cauto e previdente. Il participio presente è composto da pro che vuol dire davanti a, a vantaggio di, per, a causa di, più video che vuol dire: badare, vedere, osservare attentamente, visitare, constatare, capire, intuire, considerare, giudicare, riflettere, prevedere, supporre.
Spesso la prudenza è una virtù mal compresa e sottovalutata. Essere prudenti significa prendere decisioni sagge partendo da solidi principi. Essere prudenti non vuol dire evitare il pericolo o le decisioni difficili, né agire con viltà ed istinto di conservazione. Al contrario, molto spesso questo atteggiamento implica addirittura una certa audacia, dal momento che fare la cosa giusta richiede, di solito, coraggio.
Sottovalutando la prudenza, è possibile guadagnare un piacere immediato, ma spesso a spese di una soddisfazione a lungo termine e duratura.
Oggi più che mai serve tanta, tantissima, prudenza. Coraggio!
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