Il mese di Gennaio. Conoscete l’origine?
Il mese di Gennaio e il mese di Febbraio furono aggiunti nel calendario romano da Numa Pompilio, il secondo Re di Roma, il cui regno durò oltre 43 anni. Precedentemente, nel primo calendario lunare redatto da Romolo, l’anno sacro iniziava nel mese di Marzo e terminava col mese di Dicembre. Fu poi dopo la riforma giuliana del 46 a.C. che il mese di Gennaio divenne il primo dell’anno.
L’intento di Numa Pompilio, passato alla storia per la sua passione di riformare ogni cosa, era di rendere più pratico il calendario facendo coincidere l’anno civile con quello astronomico e stabilizzando i mesi. Numa Pompilio tentò, dunque, di creare un calendario solare.
Da quale divinità prende il nome il mese di Gennaio?
Dal Dio Giano, il dio del passaggio e degli inizi, il quale aveva la capacità di guardare avanti e indietro poiché era dotato di due volti, possedeva cioè la conoscenza del passato e la capacità di prevedere il futuro. Dono fattogli da Saturno, dio dell’agricoltura, che, spodestato dal figlio Giove, trovò ospitalità e accoglienza presso Giano, condividendo con lui la regalità e portando l’età dell’oro.
Nel mito Giano avrebbe regnato come primo Re del Latium fondando una città sul monte Gianicolo e donando la civiltà agli Aborigeni, suoi originari abitanti. Con la ninfa Camese avrebbe generato numerosi figli, tra i quali il dio Tiberio, signore del Tevere.
Gennaio, il primo mese dell’anno, porta con sé i giorni più freddi dell’anno.
Sapete quali sono?
Sono gli ultimi tre giorni del mese e probabilmente il primo di febbraio definiti i giorni della merla.
Perché vengono detti proprio i giorni della merla?
Secondo la leggenda una merla era regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo ed ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L’ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se ne risentì così tanto che chiese in prestito 3 giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo e pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per 3 giorni. Quando la merla uscì era sì salva ma il suo bel piumaggio si era ingrigito a causa della fuliggine del camino e così essa rimase per sempre con le piume grigie
E sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.
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